La Casa di Nazareth di Solane è in realtà un centro formato da cinque realtà distinte. La prima che si incontra arrivando, è il Santuario dedicato a Maria Vergine Addolorata, sorto inglobando un antico tempietto in pietra con la sua immagine, è il cuore pulsante di tutta l’Opera.

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Dal 2012 il santuario accoglie le spoglie mortali del Fondatore Padre Igino Silvestrelli.

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Adiacente al Santuario si trova la casa in pietra, la sola struttura esistente quando la comunità arrivò nel 1964, ora vi risiede la comunità maschile dei Servi di Nazareth.

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Con il passare degli anni è stata costruita una casa per il ramo femminile. Vi risiede la comunità delle sorelle Serve di Nazareth, impegnata nella assistenza alle varie attività della casa e del Santuario, l’accoglienza a giovani per giornate di preghiera e condivisione in vista anche di un discernimento vocazionale.

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Nella parte retrostante  il Santuario, di recente costruzione, vi sono ampie sale  per conferenze, sala pranzo e sala giochi, per ospitare gruppi per ritiri.

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Staccato si trova il Centro Sacerdotale per gli esercizi spirituali, ritiri, e l’accoglienza periodica ai Sacerdoti o alle famiglie.

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Su tutte queste realtà svetta la croce monumentale (mt. 22).

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Storia…. del luogo e del Santuario

«AL SOLE E ALLA LUNA»

Forse da sempre il Monte Solane (654 slm) fu un luogo di culto e il nome stesso sembra indicarlo. L’ipotesi viene confermata da un altare pagano conservato nella chiesa di San Giorgio di Valpolicella (la parrocchia nel cui territorio è situato il Santuario) che porta l’iscrizione: «Soli ac lunae» (al dio sole e alla dea luna). Si tratta di un’ara romana ancora ben conservata, che testimonia come in quella zona esistesse il culto ai ‘signori’ del cielo.

DOVE COMINCIA LA STORIA

Fino alla metà del XIX° secolo il monte Solane era diviso fra molti proprietari. La terra veniva coltivata con amore e, nonostante la siccità del luogo, si producevano cereali e uva. La ricchezza principale consisteva però nel sottosuolo, dal quale si estraevano in caverna le lastre di pietra caratteristiche della Lessinia. Nel 1860 il colle divenne proprietà di Gaspare Biondetti, veneziano, nato nel 1800, di professione ingegnere-impresario, restauratore di molte opere d’arte nella città lagunare. Per i suoi lavori faceva arrivare i marmi da alcune cave che possedeva nella Valpolicella. Lì venne anche a stabilirsi definitivamente. Fu allora che pensò di acquistare il monte che domina la vallata e di restaurare la casa già esistente.

PELLEGRINO IN TERRA SANTA

A riposo nella Valpolicella, godeva di maggior tempo da dedicare all’anima, così il Biondetti pensò di recarsi pellegrino in Palestina. Si imbarcò poco dopo il 1860 su di una nave mercantile.

Fece le sue devozioni percorrendo la terra di Gesù e tutto lo colpì. Ma più lo impressionò il Calvario. La pace ritrovata sul Calvario lo avrebbe dominato nel restante degli anni. Il tempo prometteva un viaggio di ritorno felice. Invece all’improvviso il cielo si coprì di nubi; la nave, fu scossa da un uragano pauroso. Da buon navigatore, Gaspare non si nascose il pericolo, ma neppure si lasciò prendere dal panico. Il cuore e la mente erano pieni della amorosa immagine della Madre ‘incontrata’ sul Calvario.  Istintivamente ricorse a Lei.

Con fede semplice e sicura si recò sulla tolda della nave: promise con voto di costruire un capitello alla Madonna Addolorata se la nave avesse toccato il porto senza vittime. Aggiunse anche, ricordando il recente acquisto del monte Solane, che la cappella l’avrebbe costruita sul posto più bello di tutte le sue terre: «Così che tutto il mondo – sono sue testuali parole – lo potesse vedere ed essere riconoscente ad una Madre così buona».  La Madonna non rimase insensibile: il mare si quietò.

Il salvataggio era stato evidentemente miracoloso. Tornato a casa, Gaspare cerco subito un’immagine che riproducesse l’idea della Madonna che si era fatta sul Calvario. Da buon intenditore d’arte, mise gli occhi su una formella di valore, raffigurante la Madre Addolorata.

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Non è dato sapere se l’abbia trovata nelle sue terre. È certo però che la scultura – in pietra locale – è opera di Augustino, artista nativo di Molina. L’immagine porta la data del 1613. Il Biondetti incastonò la scultura in una cappella in pietra.

UN NIDO

Un giorno del marzo 1964, un gruppo di seminaristi e studenti arrivava, fuggendo dalla nebbia della pianura, sulla collina di Solane. Il luogo, da qualche tempo abbandonato, era arido e privo di ogni tipo di vegetazione. La casa abbandonata. Eppure… la pace che vi si poteva godere, e soprattutto la presenza della Madre dei dolori, sembrava un invito a ‘restare’, e si pensò all’acquisto del posto.

IL PRIMO EX-VOTO

Come nacque l’idea di costruire un santuario? Venne come adempimento di un voto fatto alla Madonna. Quando la nuova comunità si stabilì a Solane (15 luglio 1965), il Padre Igino Silvestrelli da cinque anni soffriva di dolori artrosici e di ernia al disco; qui il male si aggravò fino ad impedirgli ogni movimento.

Si rendeva indispensabile l’intervento chirurgico, che però appariva pieno di incognite. I Fratelli fecero ricorso all’Addolorata che a Solane (come sta scritto sul frontale della cappella) è venerata come Beata Vergine della Salute. Promisero di costruire un ampio santuario se la guarigione fosse avvenuta senza operazione. La mattina del 2 febbraio 1966, antivigilia del difficile intervento, l’ammalato si assopì. Al risveglio, verso le ore 11, si sentì del tutto guarito. Chiamarono immediatamente il medico e questi non fece che… accrescere la sua Fede.

Quanto prima, iniziarono i lavori per la costruzione di una chiesa che venne ad inglobare l’antica cappella del Biondetti. Il sacro edificio è costruito in forma di tenda che protegge il capitello. La parte di sinistra è occupata da una vetrata che illustra i dolori di Maria e la sua glorificazione. L’altare consta di un blocco unico di pietra del monte Pastello. Il Santuario è stato benedetto e inaugurato l’11 gennaio 1967 dal Vescovo mons. Giuseppe Carraro, che nello stesso giorno ha incoronato la sacra Immagine.

LA GRANDE CROCE

Prima ancora della costruzione  del santuario, a fianco della casa venne eretta (1965) una croce monumentale in traliccio di ferro (22 mt. di altezza), che continua a rischiarare il buio della notte con la sua luce visibile da molto lontano, forte richiamo ad innalzare lo spirito verso le realtà eterne.

Celebrazioni e attività….

  • Santa Messa domenicale: ore 11.00; ore 16.00 (17.00 con l’ora legale)
  • Adorazione Eucaristica: quotidiana ore 15-19.
  • Ultima domenica del mese per i collaboratori e gli amici (ore 15-18)
  • Primo venerdì del mese. Incontro di preghiera “Effatà” per il sollievo e la guarigione dei malati nel corpo e nello spirito. Inizio ore 20.30: S. Rosario > S. Messa > Adorazione
  • Ultima domenica del mese per i collaboratori e gli amici (ore 15-18)
  • Esercizi spirituali o ritiri per Sacerdoti e famiglie
  • Incontri-ritiro di una giornata per parrocchie e gruppi
  • Percorsi personalizzati per fidanzati
  • Possibilità di accostarsi al Sacramento della Riconciliazione

Contatti

Telefono04568450660456845067
E-mail: cdnsolane@gmail.comsantuariosolane@gmail.com
Indirizzo: Casa di Nazareth, Via Santuario di Solane, 1 | 37015 Sant’Ambrogio di Valpolicella VR Italia
Google Maps:  Via santuario di Solane oppure ‘Mazzurega di Fumane’.
Poi arrivato a Mazzurega segui le indicazioni stradali  per il Santuario di Solane